Dott. Marco Zamperetti
Psichiatra - Neurologo - Psicoterapeuta
"Io credo che occorra esser sempre reperibili per i propri pazienti...
perché, purtroppo, la malattia e la sofferenza non vanno mai in vacanza..."
Psiche, Soma e il Sacro
Mi piace definire il mio approccio alla cura dei disturbi psichici e neurologici e il mio stile di lavoro in maniche di camicia, cioè orientato alla semplicità, alla chiarezza e all′empatia. Infatti ritengo che se una persona ha un problema psichiatrico, neurologico o psicologico, un simile approccio - ancor più che in altri ambiti specialistici - sia opportuno per riuscire a costruire la fondamentale alleanza terapeutica per poter arrivare insieme alla guarigione.

INNANZITUTTO: PERCHÉ IL SACRO?

Da sempre il prendersi cura e l′alleviare il dolore degli uomini, sia nella psiche che nel corpo (o soma), ha a che fare col Sacro e questo sin dal tempo degli antichi Druidi e degli Sciamani. Tuttavia questo è vero anche oggi. Infatti il Giuramento d′Ippocrate è ciò che conclude il percorso formativo di ogni Medico e che precede l′inizio della sua professione. E cos′è il Giuramento d′Ippocrate se non un impegno al rispetto della sacralità della vita e del prendersi cura di ogni essere umano che ce lo chieda? Di qui la scelta per la mia homepage dell′immagine di Uluru (o Ayers Rock, che vedete nell′immagine qui sotto), la montagna sacra degli aborigeni australiani e dei loro sciamani e poi l′immagine di uno di loro è la seconda che ho scelto per l′homepage: in fondo quello sciamano ed io siamo Colleghi e la cosa non vi sorprenda...entrambi, ciascuno con dei propri strumenti, cerchiamo di prenderci cura di un essere umano, della sua sofferenza e sicuramente utilizzando entrambi innazitutto la prima e la piu′ importante delle medicine: l′affetto per l′altro. Un Medico, un Neurologo od uno Psichiatra, ancorchè nato nell′era del pensiero scientifico e della tecnica, non deve mai dimenticare l′impegno, Sacro, preso con quell′iniziale e solenne giuramento del prendersi cura amorevolmente di altri esseri umani.

LA MENTE O PSICHE COME PRODOTTO E FUNZIONE DEL CERVELLO, CIOÉ DEL SOMA

La nostra mente, così complessa, affonda le radici del suo funzionamento nel cervello (cioè il Soma) che quindi occorre conoscere nella sua struttura anatomica e funzionale. Questo concetto era ben presente gia′ ad Ippocrate, il padre della Medicina, che già 2.400 anni fa sapeva ed insegnava che "nel cervello si trova l′origine del pensiero, della tristezza e della gioia, del riso e del pianto". Per questo Ippocrate si puo′ considerare il primo neurologo e psichiatra della storia, oltre che essere stato un grande Medico.
Il cervello, oggetto di studio in neurologia e in psichiatria, è l′organo più complesso del corpo umano che presiede al controllo di tutti gli altri organi ma, soprattutto, è quello che ci dà la nostra identità, che, alla fine, costituisce la nostra personalità, cioè il nostro specifico modo di essere-nel-mondo, d′interagire con le situazioni della vita e con gli altri.
Filosofia
Da oltre 40 anni mi occupo di disturbi inerenti la psichiatria, la psicologia e la neurologia. Ho lavorato 30 anni presso l′Ospedale Niguarda di Milano dei quali 15 anni in Psichiatria e 15 anni nel Dipartimento di Neuroscienze in Neurologia e in Neuropsicologia. Ora sono libero-professionista.

In psichiatria mi sono occupato principalmente -ma non esclusivamente- di psicosi (schizofreniche e non), di disturbi bipolari, disturbi di personalità, disturbi sessuali, di depressione e disturbi dell′umore, di ansia, di attacchi di panico, di disturbi del comportamento alimentare, di disturbi ossessivo-compulsivi, di fobie, disturbi del sonno, di disturbi psicosomatici, di dipendenze da sostanze e da alcool, di disturbi comportamentali nell′adolescenza.

In neurologia mi sono occupato principalmente -ma non esclusivamente- di epilessia, di cefalee, di emicrania, di Morbo di Parkinson, di demenze, di Malattia di Alzheimer, vertigini, dolori neuropatici. Data la duplice formazione, psichiatrica e neurologica, sono approdato da diversi anni ed esperto di psicogeriatria.

Ho quindi dimestichezza -e sono sempre aggiornato- nell′utilizzo di psicofarmaci ma utilizzo anche la psicoterapia cognitivo-comportamentale, le tecniche di rilassamento come il Training Autogeno e la Mindfulness.

In ogni caso le prime e principali medicine che utilizzo nel mio lavoro sono l′affetto e l′empatia col paziente e con i suoi familiari, sempre cercando un′alleanza terapeutica nei confronti della malattia e del disagio emotivo.
Prospettiva
Memoria
Il cervello, questo organo straordinario è in grado, più che di dar semplicemente risposte come fa un pc, di porsi delle domande, è fatto per apprendere e memorizzare ciò che si è imparato, dall′andare in bicicletta alle nozioni scolastiche, dallo stile con cui ci relazioniamo con gli altri, ai modi in cui reagiamo agli stimoli esterni, positivi o negativi che siano. Si potrebbe dire che noi siamo la nostra memoria. Potrebbe sembrar forse riduttivo ma se pensiamo a cosa accade a chi si ammala per una demenza ci accorgiamo di quanto questo corrisponda al vero: i Pazienti affetti da queste patologie, nelle quali il cervello subisce processi che ne distruggono l′integrità anatomo-funzionale, più o meno gradualmente, perdono la memoria e, certo, non solo quella. Tuttavia quando si trovano in uno stadio avanzato di malattia e non riconoscono piu′ neppure i familiari, nè sè stessi, l′impressione è che, purtroppo, siano morti viventi: il loro corpo funziona ancora ma ormai, essendo andati distrutti i ′magazzini′ della memoria è come se non potessero più esistere come persone ma ′solo′ come esseri viventi. Nel senso che l′esser vivi, per come lo si può intendere, non è solo avere un cuore che batte e un tubo digerente che funziona: è soprattutto ricordare, e sulla base di questo, interagire col mondo e con i nostri affetti. Senza memoria tutte queste capacità scompaiono e resta un corpo che, purtroppo, continua a funzionare. Dico ′purtroppo′ non per cinismo ma perchè credo nessuno vorrebbe continuare a ′sopravvivere′ e magari a lungo, come spesso capita, in una condizione del genere nella quale, anche la dignità umana, vien completamente perduta.
Comunque é chiaro che, senza accanimento, occorre sempre prendersi cura - e con grande affetto - anche di chi si venga a trovare in queste drammatiche situazioni.
Sofferenza psichica
Al di là delle predisposizioni genetico-biologiche delle patologie mentali, il co-fattore essenziale nel determinarsi dei disturbi psichici è una mancanza d′affetto o una distorsione nella capacità di darlo o di riceverlo. Quindi, al di là di quanto oggi gli enormi sviluppi della psicofarmacologia e delle conoscenze anatomo-funzionali ci permettano in neurologia ed in psichiatria, il secondo fondamentale e imprescindibile fattore che porta alla guarigione è l′affetto ed è proprio questo, espresso attraverso l′empatia, come per lo sciamano dell′immagine iniziale, insieme all′esperienza clinica, il principale ′strumento′ di cura che utilizzo con i miei Pazienti e che permette di arrivare alla guarigione o al superamento di un momento di crisi.
E l′affetto si esprime anche con la dedizione e il tempo. Quindi per chi sceglie di essere neurologo o psichiatra credo sia indispensabile esserci sempre sia sul piano emotivo ma anche su quello della reperibilità concreta, perchè la malattia e il dolore non vanno mai in vacanza, purtroppo. Quindi, anche quando sono assente, un momento della giornata per dar riscontro ai pazienti che mi cercano c′è sempre.
Crisi
A tutti la vita propone frequenti momenti di crisi: termine di derivazione greca che significa separazione. Separazioni da periodi della propria esistenza, ad esempio dall'infanzia per diventare adolescenti e poi adulti o la separazione dai propri affetti o da un lavoro, da una casa o da un luogo dove siamo cresciuti o dove abbiamo lungamente abitato o dalla condizione di uno stato di buona salute per scoprire la condizione spaesante della malattia. E' come se la vita fosse un lungo ′esercizio′ per formarci alla piu' estrema delle separazioni che tutti ci attende: quella da noi stessi con la morte. Quindi occorre imparare ad accogliere le crisi come delle opportunità di crescita, di sviluppo della consapevolezza di noi stessi e delle nostre capacità. Spesso riusciamo a superare queste prove, questi cambiamenti, da soli, con le nostre sole forze o magari con l'aiuto di chi ci è affettivamente vicino ma in qualche caso questo non basta e occorre quindi, senza timori o pregiudizi, avere il coraggio e l'umiltà di riconoscere che non ce la si fa e perciò chiedere tempestivamente aiuto a chi per professione proprio di questo si occupa seguendo un percorso di psicoterapia. Tempestivamente, sottolineo, perchè la crisi, perdurando, non si trasformi in un cronico malessere emotivo.
Attività
Servizi
  • VISITE IN STUDIO: psichiatriche e/o neurologiche e/o psicogeriatriche (a Milano, a Masate e a San Giuliano Milanese) e cioè con presa in carico del problema e della sua gestione sul piano diagnostico e terapeutico con regolari controlli clinici nel tempo.

  • CONSULTI, cioè pareri su diagnosi e terapie espressi da altri professionisti oppure singolo parere senza presa in carico terapeutica.

  • PSICOTERAPIE IN STUDIO.

  • VISITE DOMICILIARI ESCLUSIVAMENTE A MILANO e per pazienti non deambulanti: psichiatriche e/o neurologiche e/o psicogeriatriche, per persone che non possono spostarsi per ragioni fisiche (ad es. anziani non deambulanti).

  • TRATTAMENTI NATUROPATICI quando richiesti e quando possibili.

  • VALUTAZIONI IN REMOTO VIA SKYPE sono possibili ESCLUSIVAMENTE per pazienti già conosciuti e visitati in presenza in studio (e solo quando oggettive, insormontabili condizioni logistiche impediscano visite in presenza che, sul piano clinico, sono però sempre da preferirsi perchè decisamente più adeguate).
Metodiche
É possibile offrire diverse metodiche d′intervento, spesso utilizzabili contemporaneamente in maniera integrata e sinergica, grazie alla lunga esperienza maturata in ospedale e alle specializzazioni conseguite in tre ambiti culturalmente contigui ma differenti (psichiatria, neurologia, psicoterapia):

  • TERAPIA FARMACOLOGICA TRADIZIONALE.

  • INTERVENTI NATUROPATICI CON FITOTERAPIA, quando clinicamente possibile.

  • PSICOTERAPIA A ORIENTAMENTO COGNITIVO-COMPORTAMENTALE individuale o di coppia o familiare.

  • SESSUOLOGIA.

  • MINDFULNESS.

  • INQUADRAMENTO PSICODIAGNOSTICO, quando necessario, con l′ausilio di un′ampia rete psicologi/e che collaborano con lo studio.

  • VALUTAZIONE NEUROPSICOLOGICA per decadimenti cognitivi e disturbi dell′apprendimento, con l′ausilio di una rete di neuropsicologhe che collaborano con lo studio.

  • Con la collaborazione di una psicologa-psicoterapeuta, la dr.ssa Doris Vergani, si può effettuare un PERCORSO DI DANZATERAPIA.
PSICOGERIATRIA
LA CURA DEI DISTURBI MENTALI E DEL COMPORTAMENTO DEGLI ANZIANI
"Senectus morbus ipsa est" (′La senilità è essa stessa una malattia′): con queste parole già due secoli prima di Cristo, Publio Terenzio Afro, commediografo dell′antica Roma, identificava la ′terza età′ come una tale fonte di acciacchi e malanni da rendere questo periodo della vita, nel suo complesso, come un vero e proprio morbo in sè e per sè. Il miglioramento delle condizioni di vita nel mondo occidentale hanno allungato - e di molto - la vita delle persone. Tuttavia questo invecchiamento della popolazione si è accompagnato ad un aumento esponenziale di problemi di salute che richiedono delle risposte superspecialistiche. Sicuramente il passare degli anni, con le malattie fisiche che abbastanza inevitabilemente l′accompagnano e l′invecchiamento del sistema nervoso, anche quando è fisiologico, riducono di molto l′efficienza psichica ed esistenziale della maggior parte delle persone. É per questo che si è andata strutturando una nuova area medica super-specialistica, la psicogeriatria, che si occupa di affrontare i problemi psichici e di comportamento legati alla terza età. In effetti in questo ambito occorrono sia competenze di tipo psichiatrico/psicologico che dell′ambito neurologico ed internistico.
Fino a 40 anni fa, psichiatria e neurologia erano un′unica scuola di specializzazione, la Neuropsichiatria, poi, l′aumento enorme delle conoscenze e anche altre ragioni, hanno portato a farne due discipline distinte. Questo è stato funzionale all′approfondimento scientifico di ciascuna delle due materie ma anche ha portato gli specialisti di ciascuna delle due a non avere più una sufficiente conoscenza di quella che non era la disciplina nella quale si erano specializzati.
La formazione del sottoscritto, nata dalla consapevolezza che mente e cervello sono un binomio inscindibile, è perciò stata da sempre orientata all′approfondimento sia della materia psichiatrica e della psicoterapia che della neurologia e delle patologie internistiche. "Ars longa, vita brevis" (′L′Arte e′ lunga e la vita è breve′) diceva già Ippocrate, padre della Medicina nel quarto secolo a.C. e questo vale ancor di piu′ oggi, comportando che, necessariamente, riuscire ad avere competenze in entrambe queste due materie ha richiesto un lungo percorso formativo, che poi si e′ concretizzato nello svolgere attivita′ clinica per 15 anni in ambito psichiatrico e poi per 15 anni in ambito neurologico, sempre in ospedale a Niguarda.
Premesso quanto sopra, lo sbocco del sottoscritto verso la psicogeriatria è stato, a quel punto, breve e del tutto naturale. Per questo ho svolto per diversi anni, come consulente, una parte della mia attivita′ presso un Istituto geriatrico di primaria importanza di Milano, cioè una residenza per anziani e/o disabili, e, sempre per questo, nell′ambito di uno storico e importante studio associato di Milano, svolgo attività come consulente anche per la psicogeriatria. Naturalmente - e con piacere - mi occupo di problemi di persone ′attempate′ anche nel mio studio. Occuparsi di psicogeriatria richiede certamente, come ho detto, competenze mediche ad ampio raggio ma, ancor piu′ che in altri ambiti, occorre avere un approccio particolarmente affettivo ed empatico nei confronti di questi pazienti così fragili e anche la disponibilià - che offro volentieri - di visitarli al domicilio quando, come spesso accade in ragione delle limitazioni fisiche al muoversi, non possano uscire di casa.

Blog
Per appuntamenti INVIA UN WHATSAPP O UN SMS al numero +39 3805858824
o compila il form per inviare una mail.
Dichiaro di aver letto e di accettare i termini e le condizioni
Visita il mio profilo
Contattami su WhatsApp
"Recensioni Google"
Dott. Marco Arnaldo Zamperetti

Via Mauro Macchi, 26
20124 MILANO (MI)
Tel: 0258317696
Email: psiche@marcozamperetti.it
P.IVA: 08465950965
C.F. ZMPMCR55L23F205W
Codice SDI: T04ZHR3

IBAN: IT60S0347501605CC0010924331

ISCRIZIONE ALBO MEDICI CHIRURGHI DI MILANO
N. 22952


Oltre che a Milano nel mio studio, ricevo anche a:
  • MASATE in via Giotto 20 (un mercoledi pomeriggio ogni due)
  • SAN GIULIANO MILANESE in via Labriola 18 (un mercoledi pomeriggio al mese)
Inoltre effettuo visite tramite Skype e WhatsApp, anche a domicilio nella sola città di Milano.

Come dichiarato all'Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Milano, l'informazione tramite questo sito Internet è diramata nel rispetto delle linee guida inerenti l'applicazione degli artt. 54-55-56-57 del Codice di Deontologia Medica ed è rispondente al D.lgs n. 70 del 9 aprile 2003 (Pubblicità dell'informazione sanitaria).